martedì 17 dicembre 2019

#27-Il museo della cosa

Se dovessi ideare un museo dello xun organizzerei le sale in modo da creare un percorso che permetta ai visitatori di conoscere meglio la cultura cinese a partire da questo antico strumento. Quello che sembra un semplice oggetto di terracotta in realtà reca numerosi riferimenti alla spiritualità, alla storia e alla cultura di un popolo poco noto alla maggior parte degli occidentali.

Il nucleo principale del museo, escludendo servizi igienici e biglietteria, vede al suo centro una sala  ovale, dedicata allo xun: i pannelli relativi a storia, fabbricazione e perfezionamento dello strumento fanno da contorno a esemplari conservati in teche e disposti in ordine cronologico. Ci sarà poi una sezione che illustra le varie fasi di creazione dello xun, a partire dalla miscela di argilla fino ad arrivare alla cottura dell'impasto.




La disposizione delle sale successive è simmetrica:
-Il padiglione relativo alla spiritualità approfondisce il legame dello xun con la musica rituale, illustrando la correlazione con il confucianesimo.
-Vi è poi una sala dedicata alle opere che ritraggono lo xun, con approfondimenti sui luoghi in cui sono state ritrovate, in modo da conferire un quadro geografico più dettagliato che permetta al visitatore di orientarsi in un territorio così vasto come quello cinese.
-Il terzo spazio è interattivo: si potranno ascoltare brani riprodotti con lo xun a proprio piacimento, accolti da un'atmosfera rilassante in cui è prevista la presenza di un angolo del tè, di comode poltrone e di un giardino zen, per poter apprezzare a pieno la filosofia cinese che vede nella calma un punto di forza.
-L'ultima sala è pensata per avvicinare i più piccoli alla cultura orientale: ci saranno dei laboratori in cui i bambini potranno cimentarsi nella creazione di uno xun in argilla assistiti dallo staff del museo. 

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