domenica 3 novembre 2019

#11-La tassonomia della cosa

Il xun è uno strumento antichissimo che risalirebbe a circa 7000 anni fa. Nel corso dei millenni i cambiamenti che lo hanno coinvolto riguardano forma, materiali e numero di fori: che sia per motivi estetici o musicali gli xun che vediamo oggi sono ben diversi dai primi esemplari, pur mantenendo la caratteristica melodia. 

Forma e decorazioni
Si pensa che i primi xun abbiano origine da un attrezzo da caccia detto "meteora di pietra": un sasso fissato ad una corda e scagliato contro la preda. Durante il volo capitava che la pietra risuonasse a causa delle sue cavità: fu proprio a partire da questa osservazione che gli uomini del tempo elaborarono il primo rudimentale xun dalla forma sferica; successivamente subentrò quella ovale, fino ad arrivare alla tipica struttura "a pera" che conosciamo ancora oggi.

Uno dei primi esemplari di xun
Parallelamente al perfezionamento nella forma lo xun fu oggetto dell'attenzione di artisti e artigiani che crearono vere e proprie opere d'arte a partire da questo strumento: non è difficile infatti trovare esemplari intarsiati o addirittura dipinti.



Numero di fori
I primi esemplari, molto semplici e rudimentali, presentavano un unico foro ed erano in grado perciò di riprodurre un'unica nota.
Antico xun con un unico foro

 La situazione rimase immutata fino alla dinastia Xia (2070-1600 a.C.), periodo in cui vengono collocati alcuni xun a tre fori che permettevano così di ampliare la scala musicale. 
Durante la dinastia Shang (1600-1046 a.C.) si ebbe una vera e propria standardizzazione: con la comparsa dello xun a cinque fori vi fu un notevole incremento della qualità del suono e le note riproducibili si arricchirono dei semitoni in una singola ottava. 
Successivamente furono aggiunti due ulteriori fori, dando vita a due tipi di xun: uno ovale, adatto per i suoni più acuti, mentre un altro più panciuto, in grado di riprodurre note gravi. 
Un'ulteriore modifica durante la dinastia Ming (1368-1644) portò questo strumento alla forma definitiva, maggiormente conosciuta oggigiorno: lo xun a otto fori. 
Fu solo negli anni '30 del secolo scorso che lo xun poté godere di rinnovata vitalità: ne fu perfezionato dapprima uno a 9 fori, per poi aggiungerne un decimo e risolvere l'impossibilità della riproduzione dei toni alti. 
Esempio di xun a 10 fori


Fonti:



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