sabato 16 novembre 2019

#14-La cosa come simbolo

L'origine dello xun è alquanto curiosa e peculiare ed è un chiaro esempio di come da equivoci o eventi fortuiti spesso si giunga a risultati inattesi. Come già accennato in un articolo precedente lo xun risale a circa 7000 anni fa e deriva da un attrezzo da caccia chiamato "meteora di pietra", un sasso legato ad una corda che veniva scagliato contro le prede. Talvolta capitava che queste pietre risuonassero durante il lancio a causa del flusso d'aria che penetrava nelle cavità interne: dall'osservazione di questo fenomeno nacque lo xun. Da uno strumento da caccia, utile per l'immediato sostentamento, si passa dunque ad uno strumento musicale, in grado di nutrire non il corpo ma lo spirito. E' curioso infatti notare questo parallelismo in cui la praticità del mondo venatorio si fonde con la spiritualità della musica.
Per secoli se non addirittura millenni lo sviluppo di questo particolare tipo di ocarina ha subito un notevole rallentamento, con sporadiche sperimentazioni relative a numero di fori e materiali utilizzati per la sua costruzione.


Solo quando entrò a far parte dell'orchestra rituale (rappresentando la categoria "terra" nella classificazione Bayin) ottenne maggior considerazione, fino a diventare lo strumento simbolo della cultura cinese, grazie al quale anche un occidentale a migliaia di chilometri di distanza è in grado di riconoscere nelle sue note la Cina di un tempo. Lo xun è infatti il simbolo di eremiti, eroi allo stremo delle forze, donne sofferenti e amori strappati, rappresenta l'equilibrio, il perfetto connubio tra pace dei sensi e solitudine struggente, desolazione ed armonia: è la perfetta materializzazione del concetto di yin e yang. Suonato insieme al Chi, un flauto di bambù, rappresenta il legame di amicizia. 

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