martedì 31 dicembre 2019

#33-La sintesi finale

Eccoci arrivati alla conclusione di questo percorso conoscitivo, tortuoso e a tratti impervio, che ha permesso ai lettori del blog e al sottoscritto di ampliare i propri orizzonti, guardando un po' più lontano rispetto agli stretti confini europei. 
Nonostante la cronaca recente mi smentisca lo spirito del popolo italiano è sempre stato contraddistinto da un'innata curiosità verso tutto ciò che è straniero, estraneo ed esotico: a tal proposito ho voluto mettere da parte le mie certezze ed approfondire lo xun, un oggetto che (lo confesso) prima della stesura dei 32 articoli mi era alquanto oscuro. Nonostante le oggettive difficoltà nel reperire materiale informativo e nel districarmi tra siti cinesi dalle traduzioni improbabili, ho potuto apprezzare come si possa sviscerare un argomento a partire da un'analisi impostata su più livelli. 
Gli articoli classici relativi a strutturamaterialinome, classificazione e fabbricazione dell'oggetto hanno affiancato alcuni elaborati più "scherzosi" che possiamo definire quasi degli esercizi di stile, dei virtuosismi, in grado di dimostrare quanto ogni manufatto sia profondamente radicato in ciascun ambito della società. Sono rimasto sbalordito nel vedere lo xun stampato su francobolli, citato in un romanzo erotico ferocemente colpito dalla censura, riprodotto in un film d'animazione e in un fumetto che conoscevo da bambino. 
Questo lungo e progressivo lavoro mi ha permesso inoltre di approfondire più a fondo la cultura cinese, che da sempre mi affascina con la sua filosofia legata all'equilibrio e all'armonia. A partire da una città che mi è rimasta nel cuore come Wuhan ho potuto analizzare più nel dettaglio alcuni elementi che l'occhio distratto di un turista non può cogliere. Ho scoperto un ricchissimo patrimonio culturale fatto di reperti archeologici e oggetti di pregevole fattura, ma non solo: tentando di districarmi all'interno della produzione letteraria  e cinematografica relativa alla città che ho scelto mi sono imbattuto in miti, detti, citazioni e film che contribuiscono in modo sostanziale ad un arricchimento personale.
Dopo aver sviluppato a dovere gli articoli necessari a inquadrare l'oggetto in un contesto storico e geografico ci siamo addentrati insieme ad analizzare la relazione che intercorre tra lo xun e i più disparati ambiti: dalla cucina alla numerologia, passando per musica e personaggi legati al nostro caro strumento, vi ho portato persino tra le mura di casa per mostrarvi che spazio occupa all'interno della mia vita quotidiana. 
Per non limitarmi ad uno sguardo asettico al passato ho provato a metterci del mio ipotizzando una possibile evoluzione dello xun dopo aver valutato alcune modifiche già apportate nel corso degli anni. Ho inoltre ideato un ipotetico museo dedicato a questo strumento, che possa contenere le opere iconografiche che lo ritraggono analizzandone il significato simbolico.
L'intero blog è stato poi racchiuso in una mappa concettuale, che insieme alla nuvola dei nomi, alle azioni tipiche relative allo xun e all'abbecedario per lettori pigri, completano il quadro generale su questo strumento. 
Spero di aver colto nel segno e di aver innescato nei miei lettori la miccia della curiosità senza averli rimpinzati di nozioni e informazioni in modo sterile: auguro dunque a chiunque legga queste righe di poter prima o poi riservare tempo e soldi per sé al fine di visitare un paese così ricco di contraddizioni (ma forse proprio per questo affascinante)come la Cina.

Francesco Amedeo Acquaviva

#32-Le azioni della cosa/con la cosa

Parallelamente alla nuvola dei nomi già delineata in un primo momento nel post 17 si può tracciare una sorta di "nuvola dei verbi" che identifichino meglio il rapporto uomo-oggetto.

plasmare, creare


modellare



perfezionare, intagliare, decorare



suonare, soffiare


celebrare,riunire


ascoltare, poetare

#31-L'ABC della cosa

A come Argilla
Il materiale che costituisce tipicamente lo xun, nonché uno dei più antichi.


B come Bayin
L'antica classificazione degli strumenti musicali che li catalogava secondo 8 categorie (i cosiddetti otto timbri).

C come Confucianesimo
Lo xun veniva suonato prevalentemente per riprodurre musica rituale di corte legata al confucianesimo.


D come Decorazioni
Gli xun di particolare pregio presentano delle decorazioni incise o dipinte sul lato anteriore.


E come Eremita
La musica dello xun rievoca la struggente malinconia di un eremita in preghiera.


F come Fori
Nel corso dei secoli lo sviluppo dello xun ha coinvolto principalmente l'aumento di fori per ampliare la gamma di suoni riproducibili.

G come Gomito
La posizione assunta dai musicisti che suonano lo xun è molto stressante per braccia, spalle e gomiti: per questo motivo fu proposta una modifica allo xun per renderlo più ergonomico. Per ulteriori chiarimenti si veda il post 20.

H come Hubei
La provincia cinese in cui fu trovato il primo xun

I come Imboccatura
Parte fondamentale dello xun, anch'essa oggetto di modifiche per soddisfare le crescenti esigenze musicali. Anche in questo caso rimando al post 20 per ulteriori chiarimenti.

L come Link
Protagonista di un manga che ha come protagonista un'ocarina, discendente più diretto dello xun. Si veda il post 22.


M come Meteora di pietra
L'antico strumento da caccia da cui deriva lo xun.

N come Neolitico
Il periodo al quale risalirebbero gli esemplari più antichi di xun.

O come Orchestra
Lo xun veniva suonato sempre in ambito orchestrale.

P come Palissandro
Il legno scelto per produrre lo xun a 10 fori in grado di estendere la scala musicale anche alle note più basse.


Q come Quintetto
Spesso lo xun accompagnava altri fiati in quartetto o quintetto.

R come Rituale
Spesso lo xun veniva suonato durante rituali religiosi.

S come Sasso
I primi xun venivano ricavati da sassi forati che producevano il tipico suono quando venivano lanciati.

T come Terra
Nella classificazione Bayin lo xun appartiene alla categoria "Terra".

U come Ucarénna
Nome dialettale con cui fu chiamata la prima ocarina, strumento che deriva dallo xun.


V come Videogioco
Il fumetto "The legend of Zelda, ocarina of time" è basato su un videogioco di enorme successo.


Z come Zhang Liangshan
Colui che inventò lo xun a 10 fori in palissandro per ovviare all'impossibilità di produrre le note più basse.

#30-La scienza e la tecnica della cosa

Dietro un oggetto apparentemente semplice e lineare come lo xun si celano alcuni segreti della chimica e della fisica che sono alla base della nostra vita quotidiana.
E' stato già analizzato il processo di fabbricazione dello strumento in oggetto all'interno del post relativo alla sua anatomia, tralasciando però un approfondimento sul materiale di cui è costituito nella stragrande maggioranza dei casi: l'argilla.

Essa viene identificata come roccia sedimentaria, a sua volta classificata in due sottocategorie: il primo tipo comprende i depositi sedimentari marini che costituiscono circa l'80% di tutte le rocce sedimentarie, mentre il secondo riguarda le argille formate per alterazione e decomposizione delle rocce in seguito a eventi atmosferici. Lo scopo di questa trattazione tuttavia non è fornire un quadro approfondito sulla struttura molecolare dell'argilla, ma permettere al lettore di comprendere più a fondo le caratteristiche di questo materiale che stanno alla base della creazione di manufatti come lo xun.
A tal proposito la proprietà più interessante su cui vorrei soffermarmi è la capacità dell'argilla di essere plasmata trattenendo l'acqua: una parte, la cosiddetta acqua di bassa temperatura, viene eliminata in seguito al riscaldamento a 100-150 °C, mentre la restante rimane intrappolata tra gli strati delle celle elementari delle molecole. La miscela così ottenuta può dare origine ad un impasto più o meno plastico a seconda che l'argilla sia più o meno "grassa". In particolare un impasto magro contiene più sabbia, a differenza di una miscela grassa, molto più ricca di materiale colloidale.
La cottura del manufatto infine prevede la disidratazione dell'impasto, determinando anche variazioni strutturali che favoriscono la formazione di nuove fasi minerali in grado di conferire la tipica durezza della terracotta.

Un altro aspetto da non tralasciare nell'analisi della fisica dello xun è la capacità dello strumento di tradurre il soffio dell'artista in un melodioso suono, con la possibilità di modulare note e toni differenti. Dal punto di vista musicale questo strumento è assimilabile ad un'ocarina, essendo entrambi dei cosiddetti flauti globulari: presentano infatti una camera di risonanza tondeggiante e chiusa, in cui è l'intera massa d'aria a risuonare in funzione del rapporto tra la superficie aperta e il volume dello strumento. A tal proposito lo xun funziona sulla base della risonanza di Helmholtz, lo stesso fenomeno che regola l'emissione del suono in seguito al soffio in una bottiglia.
Volendo analizzare più nel dettaglio questo meccanismo si può notare come immettendo forzatamente dell'aria  attraverso l'imboccatura si generino delle onde stazionarie in risonanza con la frequenza propria della cavità, che quindi amplifica il suono in uno specifico intervallo di frequenze. La risonanza di Helmholtz viene sfruttata anche nei moderni subwoofer risultando quindi fondamentale anche per le applicazioni più recenti.

Risonatori di Helmholtz utilizzati per lo studio del fenomeno. 



Link:
-https://www.chimica-online.it/materiali/argilla.htm
-https://www.faidanoi.it/tag/argilla-grassa/
-http://fisicaondemusica.unimore.it/Risuonatori_di_Helmholtz.html

martedì 17 dicembre 2019

#29-I numeri della cosa

Prima di ricercare affinità con numerologie esoteriche è possibile individuare facilmente alcuni collegamenti relativi alla struttura e alla storia dello xun: 

-10 è il numero di fori che contraddistingue l'ultimo esemplare di xun modificato da Zhang Liangshan, per ovviare all'impossibilità di riprodurre i toni bassi.

-8 sono le categorie di suddivisione del sistema Bayin, che vede lo xun all'interno della categoria "terra".

-7000 a.C. è approssimativamente l'anno in cui fu ritrovato il primo esemplare di xun



Per quanto riguarda la numerologia possiamo far riferimento alle più differenti classificazioni:

-2 questo numero rappresenta l'equilibrio e lo yin-yang nella numerologia cinese: lo xun infatti è considerato, con la sua dolce e pacata melodia, simbolo di equilibrio e unione.

-23 nella smorfia napoletana indica una nuova amicizia in arrivo, segno di buon auspicio. Lo xun è simbolo del legame fraterno che lega due amici, di qui l'immediato collegamento col numero in questione.

-55 altro numero proveniente dalla smorfia napoletana, si riferisce alla musica e di nuovo assume una connotazione positiva: sognare di cantare o suonare infatti indica una percezione del mondo serena e ottimistica

#28-Il protagonista della cosa

Il miglior rappresentante dello xun è Zhao Liangshan, uno degli artisti più famosi relativamente a questo strumento. Nacque nel 1939 nella Contea di Heishan, situata nella provincia di Liaoning e si diplomò al Central Conservatory of Music di Pechino nel 1963. Si trasferì al dipartimento di musica dell'università di Xiamen nel 1986. Divenne membro dell'Associazione Musicisti Cinesi e prese parte all'orchestra nazionale cinese. Morì nel 2011. 

Qui di seguito trovate i link ad alcuni dei suoi pezzi più famosi: 

In quest'interpretazione dell'Ave Maria di Schubert l'artista fonde perfettamente la cultura cinese con quella occidentale:

#27-Il museo della cosa

Se dovessi ideare un museo dello xun organizzerei le sale in modo da creare un percorso che permetta ai visitatori di conoscere meglio la cultura cinese a partire da questo antico strumento. Quello che sembra un semplice oggetto di terracotta in realtà reca numerosi riferimenti alla spiritualità, alla storia e alla cultura di un popolo poco noto alla maggior parte degli occidentali.

Il nucleo principale del museo, escludendo servizi igienici e biglietteria, vede al suo centro una sala  ovale, dedicata allo xun: i pannelli relativi a storia, fabbricazione e perfezionamento dello strumento fanno da contorno a esemplari conservati in teche e disposti in ordine cronologico. Ci sarà poi una sezione che illustra le varie fasi di creazione dello xun, a partire dalla miscela di argilla fino ad arrivare alla cottura dell'impasto.




La disposizione delle sale successive è simmetrica:
-Il padiglione relativo alla spiritualità approfondisce il legame dello xun con la musica rituale, illustrando la correlazione con il confucianesimo.
-Vi è poi una sala dedicata alle opere che ritraggono lo xun, con approfondimenti sui luoghi in cui sono state ritrovate, in modo da conferire un quadro geografico più dettagliato che permetta al visitatore di orientarsi in un territorio così vasto come quello cinese.
-Il terzo spazio è interattivo: si potranno ascoltare brani riprodotti con lo xun a proprio piacimento, accolti da un'atmosfera rilassante in cui è prevista la presenza di un angolo del tè, di comode poltrone e di un giardino zen, per poter apprezzare a pieno la filosofia cinese che vede nella calma un punto di forza.
-L'ultima sala è pensata per avvicinare i più piccoli alla cultura orientale: ci saranno dei laboratori in cui i bambini potranno cimentarsi nella creazione di uno xun in argilla assistiti dallo staff del museo. 

lunedì 16 dicembre 2019

#26-La cosa sui francobolli

Nonostante non sia stato facile reperire francobolli che rappresentassero lo xun è interessante notare come in base allo stato di emissione l'immagine riportata raffiguri una diversa interpretazione di questo strumento a seconda del Paese di origine.
E' inoltre possibile individuare un filo conduttore che lega le diverse immagini: dalla Macedonia alla Papua Nuova Guinea, passando per il Cossovo, in tutti gli stati l'idea che si vuole veicolare è quella di uno strumento arcaico, antico, ricco di tradizione e legato alla storia dell'uomo.


Repubblica macedone, data di emissione: 4 giugno 2014
E' visibile lo xun nella sua forma primitiva, uno degli esemplari più antichi
considerato alla stregua di reperto archeologico
Cossovo, data di emissione: 31 agosto 2004
Lo xun è stilizzato e rappresentato sotto forma di disegno;
rispetto alla versione tradizionale cinese lo strumento raffigurato sul francobollo è dotato di
un'imboccatura per facilitare l'emissione del fiato e rendere più regolare il suono



Fonti:

#25-La cosa a casa

Durante uno dei viaggi lavorativi di mia madre in Cina, a cui ho avuto il piacere di partecipare, le fu donato uno xun da parte di un musicista con cui collaborava. Da allora lo conserviamo gelosamente come ricordo di momenti piacevoli da un lato, ma dall'altro come testimonianza di un paese che anno dopo anno sembra perdere la propria identità culturale, sostituendo alla tradizione un'innovazione sfrenata, senza il minimo riguardo per l'antico. 
Dal 2015 il nostro xun è appoggiato al pianoforte e non smette mai di suscitare curiosità e stupore negli ospiti, che quasi mai riescono ad attribuire un'identità a quel pezzo di terracotta forata. Giorno dopo giorno ci ricorda di non dimenticarci mai delle nostre radici, a costo di apparire in un primo momento strani e indecifrabili, saremmo ancora meglio capaci di rendere apprezzabili le nostre qualità, proprio come lo xun: alla vista semplice ed esteticamente poco gradevole, ma in grado di produrre una soave melodia. 



#24-La cosa nel cinema


Per quanto concerne lo xun nel cinema ho selezionato un film d'animazione giapponese, "Il mio vicino Totoro" (titolo originale となりのトトロ).
Anno: 1988
Regia: Hayao Miyazaki
Casa produttrice: Studio Ghibli

La vicenda è ambientata nel 1958 in Giappone e si articola intorno alle vite di un professore universitario e delle sue due figlie: per poter stare più vicini alla madre delle ragazze, ricoverata in ospedale per una lunga malattia, i tre si trasferiscono in una vecchia casa di campagna.
All'interno della nuova dimora le bambine scoprono l'esistenza di alcune creature soprannaturali, assimilabili a spiritelli amichevoli, con cui iniziano ad intrattenere un rapporto sempre più affiatato.
Una delle due sorelle instaura un legame molto stretto con Totoro, lo spirito dei boschi, che sarà di aiuto nelle "piccole-grandi" avversità che le bambine dovranno fronteggiare. Il film si conclude con la guarigione della madre accolta nuovamente a casa dal calore della sua famiglia, sotto gli occhi amorevoli di Totoro.


Lo xun è visibile all'interno di questa pellicola a partire dal minuto 1:01:15 in cui Totoro cerca di insegnare come suonare alle due bambine. Dietro una scena apparentemente giocosa si cela il profondo legame di questo strumento con la natura, ulteriormente ribadito anche nel cartone. Totoro, lo spirito dei boschi, incarna infatti il rapporto immateriale che unisce l'uomo alla natura sin dalla tenera età: il fatto che l'animaletto suoni proprio lo xun è un chiaro riferimento alle origini più profonde dello strumento, che in accordo alla classificazione Bayin rispecchia il legame con la terra. 










#23-La cosa nella letteratura

Relativamente allo xun nella letteratura ho scelto un romanzo contemporaneo che, seppur citandolo brevemente, ha contribuito ad una maggior conoscenza di questo strumento. Il libro in questione è "Città Decadenti" di Jia Pingwa, pubblicato nel 1993 in Cina (successivamente tradotto in inglese) e oggetto di una feroce censura, che lo vide bandito per oltre 17 anni a causa di contenuti sessualmente espliciti. 

L'autore del romanzo, uno dei più celebri contemporanei cinesi, arricchisce ogni singola pagina della sua pungente e sferzante ironia, creando un romanzo erotico che affonda le proprie radici nella parodia e nella satira, non risparmiando critiche alla società capitalistica in perenne fermento economico in cui vive. Il libro tratta degli intrighi sessuali e legali che coinvolgono uno scrittore cinese, e approfondisce il suo degrado psichico dalla prima all'ultima pagina, delineando un ritratto fedele della Cina post moderna. Da qui si capisce che la censura che si abbatté su Jia Pingwa non fu esclusivamente frutto dei contenuti sessualmente espliciti: dietro questa motivazione si nasconde l'interesse di preservare e conservare  l'immagine retta ed austera del governo locale. 

"...Gli disse che Zhuang Laoshi aveva aperto un negozio di libri a fianco al museo e disse che avrebbero dovuto fare un salto per vedere che tipo di libri trattassero e per mostrare a Zhuang Laoshi che loro si interessavano a quello che faceva. Zhou rispose con impazienza: "Non ho tempo. Puoi andarci tu se vuoi".  Non fece nient'altro che suonare lo xun sulle mura della città e dormire. Lei lo ignorò scocciata...."

"...Quella notte la luna splendeva come i riflessi dell'acqua. Come al solito Zhou Min andò alle mura della città per suonare il suo xun. Wan'er chiuse il cancello ed entrò per un bagno. Poi, dopo aver indossato la camicia da notte sul suo corpo nudo, andò fuori e si sedette sulla poltrona sotto l'albero di pere...."



sabato 7 dicembre 2019

#22-La cosa nei fumetti

Dal momento che l'ocarina risulta essere l'evoluzione più prossima dello xun, strumento che ha avuto maggior successo negli ultimi decenni, ho scelto di scrivere a proposito del manga "Zelda, ocarina of time".
Questo titolo originariamente era legato allo storico videogioco datato 1988, uno dei capitoli meglio riusciti della saga di Zelda e cavallo di battaglia della casa di sviluppo Nintendo. Per poter assistere alla trasposizione su carta si dovrà attendere circa 30 anni, dal momento che il manga sbarca in Italia solo nel 2010 dopo la pubblicazione giapponese.
Copertina originale del fumetto

La trama è molto semplice: il protagonista, Link, è costretto a viaggiare attraverso la terra di Hyrule allo scopo di battersi per sconfiggere il malvagio stregone Ganondorf, intento ad impossessarsi di una sacra reliquia in grado di esaudire ogni desiderio. La musica ha un ruolo chiave nello sviluppo della vicenda in quanto grazie al suono dell'ocarina Link può raggiungere determinate zone più rapidamente e cimentarsi in alcuni enigmi, la cui risoluzione sarà essenziale per il proseguimento del suo viaggio.

A testimonianza del fatto che l'ocarina abbia un ruolo chiave all'interno della narrazione si nota una presenza massiccia dello strumento tra le strisce del fumetto; ne ho selezionate alcune di maggior rilevanza ai fini del racconto.

Il protagonista riceve in dono l'ocarina, 
che lo accompagnerà per il resto del suo viaggio

Per la prima volta Link sperimenta il potere dell'ocarina